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Visitare la Cappella Sistina a Roma
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Visitare la Cappella Sistina a Roma

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VISITARE LA CAPPELLA SISTINA A ROMA

La cappella Sistina di Michelangelo Un capolavoro noto in tutto il mondo, ne hanno parlato viaggiatori, intellettuali, storici dell’arte e semplici appassionati, quello che vi proponiamo oggi non è “un’opera d’arte” ma un vero e proprio patrimonio dell’umanità! Eccovi la Cappella Sistina di Michelangelo, analisi, descrizione e riassunto facile e chiaro!
La cappella Sistina si chiama in questo modo perché fu voluta da papa Sisto IV della Rovere e il progetto è di Baccio Pontelli (1475 e il 1481) che ebbe l’arduo compito di lavorare su una struttura già esistente ma in cattivo stato di conservazione. Le pareti, edificate durante il medioevo, furono tenute in piedi fino ad una certa altezza e rafforzate così come tutto il resto dell’edificio. Ancora oggi si tengono all’interno della cappella Sistina il conclave papale e altre importanti cerimonie. La volta della cappella è stata affrescata da Michelangelo tra il 1508 e il 1512 su commissione di Giulio II e prima del suo intervento la cappella era diversa da come ci appare oggi. Nel 1508, infatti, sulla parete dell’altare si aprivano due finestre con a lato figure di papi e tre affreschi del Perugino. Sulla volta c’era dipinto un cielo stellato di Piermatteo d’Amelia. Dopo un primo momento in cui aveva immaginato un intervento più contenuto, Michelangelo decise di elaborare un progetto iconografico complesso e molto ambizioso… Basti pensare che le figure dipinte sono 336! La volta della cappella Sistina narra la storia dell’umanità dal caos primordiale alla redenzione: al centro troviamo nove riquadri (nello schema: dal num. 9 al num. 41), di cui cinque un po’ più grandi e con degli angoli dipinti, che raccontano la storia della Genesi. I riquadri laterali, più piccoli (nello schema: dal num. 8 al 40, dal nu. 10 al 42) contengono ritratti di Veggenti ovvero profeti e sibille; i quattro pennacchi agli angoli (in blu nello schema) della volta contengono il racconto delle miracolose salvazioni di Israele; le 14 lunette raffigurano gli antenati di Cristo.

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LA CREAZIONE DI ADAMO DI MICHELANGELO

Uno degli episodi più noti delle storie della Genesi è la Creazione di Adamo. Come abbiamo già evidenziato sopra, questa scena occupa uno dei nove riquadri al centro ed è stata realizzata intorno al 1511. Michelangelo dipingeva procedendo dall’ingresso verso l’altare e gli affreschi della volta, fin dal loro completamento, furono esposti al fumo delle candele e dei bracieri. Un restauro importante è stato eseguito nel 1980-89 e ha contribuito a restituirci i meravigliosi colori e i volumi ormai appiattiti dagli agenti dannosi.

Le attrazioni da non perdere sono:

1. Le Stanze di Raffaello
2. Il Museo Pio Clementino (per estasiarvi davanti al Laocoonte e l’Apollo del Belvedere)
3. La Pinacoteca Vaticana (non perdetevi la Trasfigurazione di Raffaello)
4. Galleria delle Carte Geografiche
5. La strepitosa Cappella Sistina, capolavoro indiscusso dell’arte rinascimentale italiana (vale da sola la visita ai Musei Vaticani).

CURIOSITÀ SULLA CAPPELLA SISTINA

Il nome della Cappella Sistina deriva da Papa Sisto IV, artefice della commissione dell’opera
I meravigliosi dipinti della Cappella Sistina si estendono per 1.110 mq, all’incirca un sesto delle dimensioni di un campo da calcio.
Non è vero che Michelangelo ha dipinto i suoi affreschi sulla schiena. Lavorò infatti su una piattaforma che aveva inventato lui, che si estendeva oltre la metà dell’area della cappella e gli ha permesso di stare in piedi. La piattaforma venne spostata a metà del progetto. Michelangelo non ha mai avuto la possibilità di rimirare il suo lavoro in corso dal basso, ma ha dipinto da una distanza di pochi centimetri.
Nella maggior parte dei nudi maschili che decorano il soffitto di Michelangelo, sono presenti delle ghiande, un motivo ricorrente tra gli affreschi dell’artista per rendere omaggio al nome della Rovere (rovere è sinonimo di quercia) a cui apparteneva la famiglia di Giulio II.

Il primo Conclave che si è tenuto nella Cappella Sistina del Palazzo Apostolico è stato quello del 1492. A partire dal 1870 è diventata la sede di tutti i conclavi.

6. Le porte della Cappella Sistina sono bloccate. La parola conclave (riunione del Collegio dei Cardinali per un’elezione del Papa) deriva dal latino cum clave, cioè (chiuso) con la chiave.

7. La prima messa nella Cappella Sistina fu quella celebrata da Papa Sisto IV il 15 agosto 1483.

8. La Cappella Sistina conta più di 6 milioni di visitatori all’anno.

9. La Cappella Sistina oggi come allora è utilizzata anche come cappella privata del Papa.

10. La Cappella Sistina è dedicata a Maria Assunta in cielo.

Visitando la Cappella Sistina scoprirete  l’uomo che si cela dietro questo artista straordinario, le curiosità e i particolari che ti aiuteranno a capire le molteplici sfaccettature del suo lavoro.

Una delle cose più importanti da tenere in considerazione quando si parla di Michelangelo e la Cappella Sistina riguarda proprio il ruolo dell’artista: Buonaroti infatti non aveva alcuna intenzione di prendere in carico questo lavoro.

Egli era uno scultore e fino a quel momento non aveva probabilmente mai provato la tecnica dell’affresco. Per realizzare quest’opera monumentale ha quindi dovuto studiare una nuova tecnica oltre che l’utilizzo della prospettiva, cosa non da sottovalutare visto che la volta della Cappella Sistina è curva.

Ma perché Papa Giulio II volle realizzare quest’opera grandiosa?

Il motivo ufficiale era ovviamente quello di realizzare una grande opera che venisse ricordata nei secoli. In realtà Giulio II era in forte rivalità con un altro Papa, Alessandro VI. La Cappella Sistina, così come altre opere commissionate, doveva essere il monumento che lo avrebbe reso celebre, non solo durante la sua epoca, ma anche nei secolo a venire.

I nove riquadri al centro raccontano la creazione del mondo, dal caos al ritorno di Cristo alla fine dei tempi: in un primo momento Dio divide la luce dalle tenebre (scena raffigurata nel primo riquadro), crea gli astri e separa le acque (secondo e terzo riquadro), solo dopo può creare Adamo, il primo uomo.

cappella sistina michelangelo descrizione e riassuntoLo sfondo del quarto riquadro è neutro, come a non voler distogliere l’attenzione dalla forte drammaticità della scena e al tempo stesso simulare l’alba della creazione. Dio è circondato da angeli raffigurati come veri e propri uomini dall’artista, che abbandona l’iconografia tradizionale. Molti hanno riscontrato una certa somiglianza tra la forma del manto rossastro, gonfiato dal vento, che circonda Dio e gli angeli con quella di un cervello, fornendo anche suggestive ipotesi e interpretazioni, queste tuttavia sono destinate a rimanere tali perché non sappiamo se l’artista avesse davvero questa intenzione. Dall’altra parte del riquadro troviamo Adamo, nudo; i due protagonisti tendono gli indici, metafora della scintilla vitale che Dio regala all’uomo.

Quanti artisti hanno lavorato alla decorazione della cappella Sistina?

Michelangelo nel 1508 modifica profondamente l’aspetto della cappella ma il suo intervento non ha cancellato la presenza di tutti i cicli pittorici già esistenti. Sono tanti gli artisti che hanno lavorato alla cappella Sistina. Su tre delle pareti possiamo vedere ancora oggi delle fasce affrescate. Partendo dall’alto, accanto alle finestre, c’è la teoria dei Papi di Fra’ Diamante. Poi Ghirlandaio, Botticelli famoso per la Primavera e la Nascita di Venere, Cosimo Rosselli. Al centro troviamo i cicli tratti Vecchio e dal Nuovo Testamento dipinti intorno al 1480.

Sulla parete di sinistra abbiamo gli affreschi di Perugino e Pinturicchio, Botticelli, Cosimo Rosselli, Signorelli e Bartolomeo della Gatta. Sulla parete di destra altri affreschi di Perugino, Botticelli, Ghirlandaio, Cosimo Rosselli. Nella fascia inferiore troviamo finti panneggi sui quali in passato si aprivano arazzi progettati da Raffaello Sanzio (i cartoni, ovvero le bozze di preparazione da utilizzare per la realizzazione dell’arazzo risalgono al 1515 circa). Michelangelo, quindi, è intervenuto sulla volta (ovvero il soffitto!), le lunette sopra le finestre e la parete dell’altare con il Giudizio Universale

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