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la bellezza della Cappella Sistina a Roma
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la bellezza della Cappella Sistina a Roma

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LA BELLEZZA DELLA CAPPELLA SISTINA A ROMA

Quando si sceglie Roma come propria meta di vacanze una delle tappe fondamentali sono i Musei Vaticani con visita guidata. All’interno di questi non può prescindere dall’ammirare la sua gemma più preziosa: la Cappella Sistina, capolavoro di assoluta bellezza che tutto il mondo ci invidia.

Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un’idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. Goethe

La Cappella Sistina è un luogo tutto da scoprire. Sono proprio i numerosi affreschi e le decorazioni ad aver reso, nel corso del tempo, questo importante monumento vivente uno dei più bei capolavori dell’arte rinascimentale in Italia.

Si trova all’interno dei Musei Vaticani ed è una tappa obbligata per chi visita Roma. Come è noto le code all’ingresso dei Musei Vaticani sono sempre lunghissime. Se volete risparmiare tempo e la fatica dell’attesa vi consigliamo di procurarvi il biglietto on line che vi consentirà l’accesso prioritario.
Stiamo parlando di uno dei più grandi capolavori della storia dell’arte, realizzata dai più grandi artisti del periodo rinascimentale e commissionata da Papa Sisto IV della Rovere, da cui prende il nome. Fu consacrata nel 1483 e venne dedicata all’Assunzione della Vergine Maria.
Particolarmente conosciuti sono gli affreschi sulla volta e il Giudizio Universale, realizzati da Michelangelo Buonarroti, su commissione di Papa Giulio II. Le cronache del tempo ci riportano un Papa corrotto e nepotista, soprannominato il terribile per il suo temperamento tutt’altro che morale e la sua sete di potere e di gloria. Il suo obiettivo era sicuramente quello di riportare Roma allo splendore delle origine e  cancellare ogni traccia dell’opera di Alessandro VI Borgia, suo acerrimo rivale.  Gli affreschi della Cappella Sistina furono affidati  al genio di Michelangelo, forse novello nel campo della pittura ma esperto nella scultura. Degli affreschi sulle pareti dei quattro punti cardinali, a Michelangelo possiamo attribuirne uno solo: il maestoso Giudizio Universale. In questo articolo dunque ripercorriamo la storia di questo importantissimo monumento dell’arte rinascimentale.

 

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LA CAPPELLA PAPALE DEL 1300 E LA PALATINA DI PAPA SISTO V  

Ci sono giunte ben poche informazioni  sulla prima cappella papale arrivate fino ai giorni nostri. Gli storici datano questa cappella intorno al 1368, decorata dagli artisti Giottino e Giovanni da Milano. Negli anni successivi, nel periodo chiamato Cattività Avignonese, un susseguirsi di lotte civili e l’abbandono dei monumenti romani rovinò la cappella papale costruita in Vaticano. A seguito di questi accadimenti storici, i papi del XV secolo intrapresero un ampio progetto di ricostruzione e ristrutturazione. Il primo a portare avanti quest’opera fu Martino V anche se il più ricordato, per il numero di opere restaurate, fu papa Sisto IV. Proprio quest’ultimo pontefice, professore di teologia nelle università italiane, iniziò un grande movimento per riportare le opere romane al loro splendore. Il progetto partì nel 1471, subito dopo la sua elezione, con la ricostruzione e la decorazione della cappella palatina del Palazzo Apostolico. Per questo, la cappella prende il nome proprio da papa Sisto IV.

PROGETTO ORIGINARIO E FUNZIONI DELLA CAPPELLA SISTINA  

L’ampio progetto della Cappella Sistina fu affidato all’ingegno di Baccio Pontelli e si compose  partire dal 1473. Vennero distrutti i resti fatiscenti dell’edificio precedente, mantenendo intatte le fondazioni e le basi. I muri medievali vennero mantenuti fino alla prima cornice, così come rimase intatta la pianta asimmetrica dell’edificio. La costruzione venne comunque rinforzata con un basamento e il soffitto ricoperto da nuove volte.
i veri interventi di ricostruzione iniziarono nel 1477 e vennero supervisionati dall’architetto Giovannino Dolci; durarono circa 4 anni. Già al tempo dei papi di Avignone la Cappella palatina apostolica detta Sistina veniva utilizzata per le cerimonie della corte papale. Alle cerimonie solenni del calendario liturgico partecipavano i personaggi più importanti della città. Il collegio dei cardinali, il senatore e i conservatori romani, i diplomatici più meritevoli e personalità illustri dell’ordine monastico si riunivano presso la Cappella Apostolica per le celebrazioni. Il pontefice pensò che, per rendere omaggio ai personaggi importanti che frequentavano la sua corte, la Cappella Sistina dovesse essere particolarmente fastosa e decorata. Per questo motivo molti tra gli artisti più rinomati dell’epoca vennero chiamati a Roma dal papa e stipularono con lui un contratto di lavoro.

LA DECORAZIONE DELLA CAPPELLA SISTINA

I primi interventi di decorazione degli interni della Cappella Sistina risalgono al 1481, subito dopo la fine dei lavori di ricostruzione. Il primo artista a lavorarci fu il Perugino che aveva già collaborato con il papa per l’antica basilica di San Pietro in Vaticano. La tradizione medievale, ancora in voga negli ultimi decenni del Quattrocento, impose la scelta di decorare la volta della Cappella con un cielo stellato. Se ne occupò Piermatteo d’Amelia. Ecco palesarsi però all’orizzonte Lorenzo de’ Medici. L’illustre personaggio fiorentino punta ad un tentativo di riconciliazione con il Vaticano, che non lo aveva appoggiato nella Congiura dei Pazzi. Propone così al papa di ricevere alla sua corte i più ammirati artisti che lavoravano a Firenze. Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticelli e Cosimo Rosselli, ognuno con la propria squadra di collaboratori, partirono per Roma e si unirono agli altri artisti della corte del papa quali il Pinturicchio, Bartolomeo della Gatta e Piero di Cosimo. Questi grandi artisti capostipiti della pittura rinascimentale collaborarono e realizzarono gli affreschi che sono considerati tra i più belli di tutto il mondo.

L’OPERA DI MICHELANGELO BUONARROTI

Tra i più importanti artisti dell’epoca non si può non menzionare Michelangelo Buonarroti. L’artista non si trovava a Roma in questo periodo, anzi  si era defilato in seguito ad alcuni scandali  che lo avevano coinvolto interrompendo i suoi legami con il papa.
Fu invece papa Giulio II  a richiamare Michelangelo per decorare la volta appena riparata dopo un cedimento che aveva compromesso il cielo stellato di d’Amelia. L’artista rientrò a Roma nel 1508 e firmò subito un contratto per la decorazione della Cappella Sistina. In soli 4 anni Michelangelo completò la decorazione dei soffitti e delle volte di questa cappella apostolica. Inizialmente il suo dovere prevedeva la realizzazione delle figure dei 12 Apostoli, ma alla fine dei lavori si poterono contare più di 300 figure dipinte dall’artista. Oltre agli affreschi della volta, l’opera più conosciuta di Michelangelo all’interno della Cappella Sistina è senza dubbio il Giudizio Universale, dipinto tra il 1536 e il 1541. Questo enorme affresco venne commissionato da papa Clemente VII per ricoprire la parete dietro l’altare.

Gli ultimi anni della vita di Michelangelo furono segnati dallo scandalo che si diffuse in Vaticano per i suoi dipinti di uomini e donne completamente nudi. La protesta fu portata avanti in particolare dal cardinale Carafa, che propose un’ampia censura sul lavoro del grande artista.
Michelangelo morì nel 1564 e fu proprio in quell’anno che venne approvata la legge di censura per i suoi affreschi. L’artista Daniele da Volterra venne quindi incaricato di coprire le nudità con alcuni indumenti. Le modifiche apportate al Giudizio Universale sono in seguito state cancellate e l’affresco osservabile oggi è il frutto di restauri che hanno riportato alla vita il prodotto originale.

COME VIENE USATA LA CAPPELLA SISTINA OGGI

A partire dal 1878, e ancora ai giorni nostri, la Cappella Sistina è la sede del Conclave, l’assemblea che elegge il nuovo papa.
Con un particolare regolamento per quanto riguarda gli scrutini, il Conclave avviene solo in caso di decesso del papa o della rinuncia per motivi personali. I cardinali del consiglio si riuniscono nella Cappella Sistina e danno il via a votazioni per l’elezione del nuovo pontefice.
L’ultimo Conclave avvenuto nella Cappella Sistina è quello del 2013 che ha eletto, a seguito della rinuncia di Benedetto XVI, il cardinale Bergoglio a Papa Francesco I.

COME RAGGIUNGERE LA CAPPELLA SISTINA

1. IN METRO
Partendo dalla Stazione Termini prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Le fermate più vicine ai Musei Vaticani distano circa dieci minuti a piedi e sono Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro.

2. IN BUS
Davanti all’ingresso dei Musei Vaticani si trova la fermata della linea 49.
In Piazza Risorgimento, distante a 5 minuti a piedi , fanno capolinea le linee 32, 81 e 982.

3. MACCHINA
Potete parcheggiare la macchina nei parcheggi a pagamento sia sul Viale Vaticano sia nelle strade limitrofe.

4. TRENO
Arrivate alla stazione di Roma Termini e prendete la Linea A della Metro in direzione Battistini. Vi conviene scendere alle fermate Ottaviano-Musei Vaticani e Cipro, che distano circa dieci minuti a piedi.

Scrivici qui e richiedi offerte per  soggiornare alla Lanterna Magica, acquistare visite a Roma come Musei Vaticani e Colosseo anche con Ticket Welfare e biglietti parchi divertimento come Rainbow Magicland, Zoomarine e Cinecittà World 

Ti aspettiamo anche per una visita ai parchi divertimento del Lazio con Harf la nostra mascotte. 

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