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cosa fare a Roma anche con i bambini visitare le terme di Caracalla
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cosa fare a Roma anche con i bambini visitare le terme di Caracalla

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VISITARE ROMA CON I BAMBINI: LE TERME DI CARACALLA

Roma è una splendida città da visitare con i bambini anche solo per pochi giorni, approfittando di un ponte o di un weekend lungo! Le terme di Caracalla sono uno uno dei luoghi più imponenti e suggestivi della Roma antica. Assolutamente da non perdere specie avendo solitamente a disposizione un tempo relativamente limitato. Grazie ad un ampliamento del percorso di visita, potrete ammirare ora  quello che si celava  prima della costruzione del complesso. Attrazione imperdibile da fare a Roma con i bambini.

Se avete in programma di visitare Roma in 3 giorni con bambini non avrete alcun problema ad organizzare questa visita. Ora puoi visitare un luogo di Roma dove “vivevano gli dei” Nel cuore della capitale c’è un luogo davvero speciale e misterioso, dove secondo le testimonianze avrebbero vissuto gli dei.Grazie all’opera della Soprintendenza speciale di Roma, riaprono le terme di Caracalla. La residenza Adriana racconta la storia della zona con splendidi dipinti prima della costruzione delle terme. Sono state  volute e inaugurate nel 216 d.C. Marco Aurelio Antonino Bassiano, detto Caracalla, figlio di Settimio Severo. La sala affrescata, nuovamente visibile dopo 30 anni, appartiene alla Domus, parzialmente distrutta e ricoperta nel 206 d.C. e la comunità adiacente a Porta Capena. Tra il 1858 e il 1869 Giovan Battista Guidi, ispettore onorario dei monumenti antichi, avviò uno scavo sul lato sud-est delle terme. Nonostante alcuni saccheggi nell’antichità, l’edificio conserva ancora installazioni pittoriche e alcuni mosaici. L’edificio è stato coperto dal 1970, e sono stati effettuati ulteriori scavi da parte del dipartimento di sorveglianza. Ora, questi, hanno portato alla separazione di alcuni degli affreschi, sia quello ora esposto che quelli nuovi visibili al pubblico.

 

 

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VISITA ALLE TERME PUBBLICHE DELL’IMPERO ROMANO  

Le Terme di Caracalla di Roma erano le seconde più grandi terme romane pubbliche. Costruite a Roma tra il 212  e 217 ac, durante il regno di Settimio Severo e Caracalla. L’ idea di costruire le terme fu di Settimio Severo, e si limita all’ultimazione durante la vita di Caracalla. Ciò fa capire che si impiegò un lasso di tempo più lungo pera la loro costruzione. Costituiscono un’importante attrazione turistica. Il complesso termale coperto di circa 25 ettari. L’edificio termale era di 750 metri  di lunghezza, 116 ettari di larghezza e 38,5 ettari di altezza stimata, e poteva contenere una stima di 1.600 bagnanti.

Le vaste rovine delle terme mostrano determinate zone per evitare di danneggiare i pavimenti a mosaico. Circa 22 colonne ben conservate dalle rovine si trovano nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, dal 12° secolo.

ALLE TERME DI CARACALLA LA RESIDENZA DOMUS O INSULA? 

Il complesso si sviluppa su almeno due piani ed è stato ristrutturato, rinnovando anche le antiche decorazioni. La scoperta di un negozio accanto al vestibolo, una scala indipendente che dall’esterno conduce ai piani superiori e lo sviluppo dell’edificio sul lato sud hanno indotto gli archeologi a ipotizzare che durante la ristrutturazione l’edificio fosse stato trasformato in un’isola adatta per gli appartamenti di classe medio-alta, al primo piano e al primo piano è caratterizzata da un’elegante domus. Le camere sono riccamente decorate con vari temi. I dipinti alle pareti sono contrassegnati da pannelli architettonici, in cui figure, singoli oggetti e scene di paesaggio divennero popolari a partire dalla metà del II secolo dopo Cristo. La qualità degli utensili decorativi indica che il cliente appartiene a una classe culturale molto alta.

La scoperta di questo edificio, oltre ad essere una preziosa testimonianza della topografia dell’area prima della costruzione delle Terme di Caracalla, costituisce per Roma una rara testimonianza di tipologia abitativa con domus signorile ai piani bassi e appartamenti ai piani superiori di classe medio-alta.

Nel 1975 la Soprintendenza ai fini della loro conservazione, ha compiuto il distacco della decorazione pittorica di alcuni ambienti della domus che tornano oggi visibili e che in antico dovevano appartenere a due stanze: una dedicata probabilmente al culto che si conserva in ottime condizioni, la seconda, un triclinio, il cui soffitto è stato rinvenuto in fase di crollo.

ALLE TERME DI CARACALLA TORNANO VISIBILI SPLENDIDE PITTURE DELLA DOMUS ADRIANEA  

Ad una attenta analisi, quello che prima si riteneva fosse un larario, è in realtà un luogo di devozione con presenza di culti sia romani che orientali. Due sono le raffigurazioni pittoriche, una sopra l’altra: la più antica, di epoca adrianea (134-138 d.C.) riproduce prospettive architettoniche con figure umane, statue, felini e simboli dionisiaci. La nuova decorazione, invece, venne dipinta nei decenni finali del II secolo d.C., conserva tracce di figure antropomorfe a grandezza naturale e con divinità appartenenti a sfere cultuali differenti.  Ammirate la Triade capitolina alla  Domus adrianea.
Oltre alla triade capitolina, Giove-Giunone-Minerva, si distinguono le sagome del dio Anubi, divinita legata alla sfera egizia dalla testa canina, Iside-Demetra, con fiore di loto e piume sul capo, ed appena percettibile anche lo sposo Serapide.

La compresenza di pantheon diversi non deve stupire; sin dalle origini Roma fu attraversata da sincretismo religioso che portò spesso la commistione di divinità afferenti culti diversi e proprio queste pitture sono una delle testimonianze di quello che si andava sempre più affermando nella capitale dell’impero. Testimonianza importante anche il grande Mitreo costruito all’interno delle Terme di Caracalla, particolarmente venerato, soprattutto a Roma, da iniziati di sesso maschile e prevalentemente legati al mondo militare.

Nel mondo romano, il mitraismo comparve intorno alla seconda metà del I secolo d.C.

La presenza in uno stesso ambiente di Giove, Giunone e Minerva assieme ad Anubi, Iside e probabilmente Serapide  è il segno di quel sincretismo religioso tipico dell’antica Roma fin dalla sua fondazione. Ma gli ambienti che ora apriamo sono di grande interesse anche perché mostrano a distanza di pochi metri il microcosmo di una abitazione privata e il macrocosmo di un grande impianto imperiale, le Terme di Caracalla. Un confronto pieno di suggestioni che ci spinge a presentare una piccola anticipazione del soffitto di un secondo ambiente della domus, il Triclinio ora oggetto di studi e ricerche per il suo restauro complessivo». L’ambiente che torna visibile risulta ancora più prezioso in quanto assai rare sono le pitture a Roma di epoca adrianea-antonina così come ancora affascinante il culto a cui erano legate queste testimonianze pittoriche.

Oltre alla ricostruzione con gli affreschi nuovamente restaurati di questa stanza, viene esposto per la prima volta lo spiccato della volta affrescata del triclinio. È una anticipazione del soffitto di questo ambiente dedicato alla convivialità che è stato rinvenuto in centinaia di pezzi negli scavi degli anni ’70 del secolo scorso e ora è oggetto di studio, di una ricostruzione e di un restauro, per essere aperto al pubblico.

«Gli affreschi che oggi tornano visibili appartenevano a un edificio situato in un quartiere che agli inizi del III secolo venne distrutto per far spazio alle Terme di Caracalla – dichiara Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma –. In questo modo i visitatori, oltre alla bellezza e all’interesse di queste pitture, potranno cogliere un pezzo di storia e le trasformazioni della città antica. Viene presentato  per la prima volta anche una parte del prezioso soffitto di un ambiente mai esposto prima e che presto sarà aperto al pubblico. Un ulteriore tassello che va ad arricchire lo spazio delle Terme di Caracalla, fiore all’occhiello di questa Soprintendenza e della città eterna».

TERME DI CARACALLA COME ARRIVARE 

Si raggiungono lungo un corridoio di antichi resti archeologici  e  si estendono dal Foro Romano al Colosseo per la Via Appia (Via Appia Antica) fino ai margini di Roma. Si trovano a 5 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana Circo Massimo ( la fermata  dell’autobus Hop on hop off ).Se se vuole arrivare con l’autobus, il 118 Roma passa ogni 40 minuti, fermandosi al di fuori delle Terme di Caracalla. L’autobus passa stazione della fermata della metropolitana Circo Massimo per il breve tragitto fino alle Terme di Caracalla. Il bus 118 continua su via Appia, per circa altri 15 minuti sul bus, una combinazione molto bella, soprattutto di Domenica. Indirizzo: Viale delle Terme di Caracalla 52  Tel.: 06 39967700.

• Metro: Linea  B fermata Circo Massimo
• Bus: n.760, n.628

• Orario di apertura: Aperto dal Martedì – Domenica 9:00-18:30, e il Lunedi mattina dalle 9: 00-14: 00. (Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura).

• Prezzi dei biglietti: ingresso ai bagni € 6.00 / € 3.00, con ingresso gratuito per i cittadini dell’Unione Europea sotto i 18 anni Il biglietto, valido per sette giorni, può essere utilizzato anche per l’ingresso alla Villa dei Quintili e il Mausoleo di Cecilia Metella.

• Orario di visita:

– dal 16 febbraio al 15 marzo 9.00–17.00
– 9.00–17.30 dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo
– 9.00–19.15 dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto
– 9.00-19.00 dal 1 settembre al 30 settembre
– 9.00–18.30 dal 1 ottobre all’ultimo sabato di ottobre
– 9.00–16.30 dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio
– Lunedì ore 9.00-14.00  La biglietteria chiude un’ora prima Chiuso 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio

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